LA RIUNIONE TECNICA CON DANIELE ORSATO.

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Lunedì 4 marzo 2024, presso il Balletti Park Hotel di San Martino al Cimino, si è tenuta la riunione tecnica con Daniele Orsato. Ad organizzare l’evento è stata la sezione di Viterbo dell’Associazione Italiana Arbitri, presieduta da Luigi Gasbarri.

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La riunione è iniziata con i saluti istituzionali del consigliere regionale Daniele Sabatini, osservatore arbitrale in forza all’AIA viterbese; dell’assessore comunale Elena Angiani, mamma di una ragazza che ha frequentato l’ultimo corso; del componente del comitato nazionale dell’AIA Antonio Zappi, che “giocava in casa” poiché originario della Tuscia. In sala erano presenti l’assistente arbitrale Alessandro Giallatini; i presidenti di sezione Marco Sacco di Civitavecchia, Domenico Trombetta di Roma 2, Carmelo Battaglia di Albano Laziale e Francesco Gubinelli di Tivoli; il rappresentante della FIGC di Viterbo Angelo Moracci; i dirigenti del CRA Lazio Simone Innocenzi e Saverio Scaravaglione; Carlo Nepi, primo arbitro viterbese ad aver diretto una gara nella serie maggiore; e il presidente del Panathlon di Viterbo Giancarlo Bandini.

L’arbitro internazionale Orsato ha conquistato l’attenzione di tutti i presenti ed è stato semplicemente travolgente. “Da giovane volevo fare l’elettricista e non pensavo minimamente a fare l’arbitro – ha esordito raccontando le sue vicende personali –ho studiato e ho iniziato subito a lavorare. Un giorno un collega di lavoro mi chiese se volevo fare l’arbitro. Non puoi capire cosa vuol dire dirigere una gara – mi disse l’amico – se non hai mai arbitrato. Rimasi colpito da questa frase e decisi di frequentare il corso. Era l’ottobre del 1992 e iniziò la mia esperienza arbitrale. Lavoravo e mi allenavo correndo nelle strade della mia città, fino a quando, il 4 luglio 2006 arrivò la telefonata di Agnolin che mi convoca per il raduno a Sportilia. Vi racconto la mia storia perché se dovete raggiungere i risultati non esistono scuse. Non vi deve interessare il voto dell’osservatore arbitrale – ha detto Orsato ai giovani colleghi – ma è importante quello che vi dice nel colloquio di fine partita. L’arbitro non ha sesso, uomini e donne sono uguali nell’associazione italiana arbitri, con eguali doveri e diritti. Mettete il cuore e l’impegno in quello che fate, ma al primo posto mettete sempre il lavoro e la famiglia. Sul terreno di gioco dovete correre e fischiare – ha concluso Orsato tra gli applausi dei tanti colleghi che hanno affollato la sala - conoscere il regolamento, dimostrare carattere e personalità, mettervi in discussione, fare tesoro degli errori, confrontarvi con gli arbitri più esperti e avere spirito di sacrificio.”

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Al termine della riunione tecnica il presidente della sezione AIA di Viterbo, Luigi Gasbarri, ha consegnato a Orsato alcuni oggetti ricordo della Città dei Papi e i fischietti della Tuscia hanno fatto la fila per una fotografia con il collega o per farsi autografare una maglietta.

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